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Vigilia di Natale dell’Epifania: tradizioni e riti

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Alla vigilia della festa in chiesa dell’Epifania, si celebra la vigilia dell’Epifania, che ha anche un secondo nome popolare: la vigilia di Natale dell’Epifania. Oggi, la sua celebrazione sta diventando sempre più popolare. Cosa significa questa vacanza? E come è giusto, secondo le tradizioni del cristianesimo e le usanze degli antenati, e, insieme, con entusiasmo e beneficio, celebrare la vigilia dell’Epifania?

Dalla storia della vacanza

Anticamente, la festa del Battesimo del Signore Gesù Cristo era collegata alla festa della Natività di Cristo. Per questo molte somiglianze si sono conservate nei riti e nei contenuti di queste due feste. In particolare, la stessa vigilia di Natale dell’Epifania, la vigilia dell’Epifania (o sera) "raddoppia" la vigilia di Natale o la vigilia di Natale. La vigilia di Natale dell’Epifania va percepita come la vigilia della festa vera e propria del Battesimo del Signore.

Il significato spirituale della festa e dei rituali.

Il contenuto principale della vigilia del battesimo consiste, naturalmente, nel digiuno stabilito in questo giorno. Secondo la pia tradizione, in questo giorno non si mangia nulla fino alla fine del servizio serale nei templi e fino all’apparizione della prima stella. Anche qui c’è un parallelo con il Natale, dove tale usanza si osserva in memoria della Stella di Betlemme, che condusse i Magi al Bambin Gesù.

Inoltre, non si dovrebbe vedere in questo una sorta di trasferimento meccanico di usanze da una celebrazione all’altra. Il fatto è che l’unità stessa di Battesimo e Natale inizialmente, nel cristianesimo antico, avveniva per il fatto che entrambi questi eventi erano intesi come Teofania (è noto che questa parola funge da secondo nome per la festa dell’Epifania ).

La tradizione cristiana, infatti, comprende questi due eventi – Natale e Battesimo – come la scoperta del divino, mistico, trascendente sia nella vita di Cristo sia nella vita di ogni cristiano che nasce nel mondo e riceve il Sacramento del Battesimo, e inoltre – nella vita di ogni persona in generale. Dopotutto, l’apparizione di qualsiasi essere umano, dal punto di vista del cristianesimo, è un miracolo inspiegabile nella sua profondità e un grande trionfo. Lo stesso miracolo è tutta la vita di una persona, specialmente nelle sue svolte. Secondo molti saggi e mentori cristiani, tali momenti includono il Battesimo di Gesù, che, attraverso il rituale dell’immersione nelle acque del Giordano, ha potuto ottenere una rivelazione dall’alto sul suo destino, sulla sua vocazione di vita.

Il significato della vigilia di Natale dell’Epifania va visto nel fatto che un credente ortodosso può prepararsi per la festa dedicata al Battesimo di Gesù Cristo mediante il digiuno, una speciale preghiera personale e nel tempio e riflessioni sui racconti biblici. Inoltre, il digiuno di questo giorno ha anche uno scopo funzionale: separare le festività natalizie (durano dal 7 al 17 gennaio) dalla prossima festa religiosa indipendente, per aprire un nuovo ciclo di riti religiosi ed esperienze spirituali.

Usanze e tradizioni della festa

Quanto al nome "Vigilia di Natale", deriva dalla parola "sochivo". Questo è il nome di un piatto rituale (un altro nome è "kutia"), che è l’unico consumato in questo giorno. Il sochivo è preparato con cereali bolliti (di solito si prende riso o grano germogliato), mescolati con miele, semi di papavero, noci e vari frutti secchi. Questo piatto è un simbolo di dolcezza e piacere spirituale.

Secondo una tradizione che è stata osservata dall’antichità ai giorni nostri, i credenti alla vigilia di Natale dell’Epifania vanno al servizio serale senza mangiare nulla prima. Ciò avviene con lo scopo di entrare in comunione dopo il servizio dell’acqua santa (in lingua ecclesiastica è anche chiamato il Grande Agiasma, cioè il grande santuario), che viene appunto consacrato per la prima volta nel nuovo anno al termine del Servizio in chiesa della vigilia di Natale. Molti credenti raccolgono quest’acqua per il consumo quotidiano in bottiglie e barattoli a casa.

In realtà, il rito dell’Epifania del bagno nella buca appartiene anche alla vigilia di Natale dell’Epifania. Nella notte dell’Epifania, cioè alla vigilia dell’Epifania, coloro che sono particolarmente gelosi dei costumi della profonda antichità nativa fanno il bagno in bacini e bagni consacrati. C’è una credenza popolare di lunga data che il bagno in questa notte rinnovi l’anima e le dia la forza per intraprendere un ulteriore viaggio nella vita.

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